Questa "ricetta" vale a partire dal 4° mese (cioè da quando, in teoria, si dovrebbe passare al latte artificiale "di proseguimento"). Per maggiori informazioni e spiegazioni si può consultare il mio libro "Allattamento, svezzamento e nutrizione del bambino" edito da MOL e facilmente reperibile sia in libreria che su IBS.

Per i primi due/tre mesi di introduzione: (latte 50%, acqua 50%)

Latte intero fresco 100 ml
acqua oligom. 100 ml
Dextropur (o Nidex) 2 cucchiaini (in mancanza usare 1 cucchiaino di zucchero per 200 ml di prodotto)
Olio di mais 2 cucchiaini

Scaldare a bagnomaria per 5 minuti


Dopo che il latte vaccino è in dieta da almeno 2 mesi: (latte 75%, acqua 25%)

Latte 150
acqua 50
Dextropur e olio invariati. Scaldare sempre a bagnomaria


Mantenere questa diluizione fino ai due anni. Al compimento dell'anno eliminare l'olio di mais e mantenere solo il dextropur (o lo zucchero, naturalmente).

Attenzione: se c'è familiarità per allergie in più di un ascendente è meglio attendere il compimento almeno del 6° mese per procedere. Una raccomandazione: queste stesse limitazioni valgono anche per i latti di proseguimento (che sono null'altro che latte vaccino liofilizzato dopo modifica analoga a quella casereccia da me proposta).

Il latte vaccino è DIVERSISSIMO da quello di donna e per questo viene diluito e modificato. Nessun problema, dunque nè coi grassi, ne coi sali, nè con le proteine. Dirò inoltre che il problema del latte vaccino NON SONO I GRASSI bensì i sali e le proteine che con la diluizione (i primi) ed il riscaldamento (le seconde) raggiungono una proporzione accettabilissima e comunque compatibile coi parametri stabiliti dall'ESPGHAN (molto meglio di parecchi latti in polvere). In merito ai grassi: occorre, dopo diluizione, aggiungere (e non sottrarre) polinsaturi per raggiungere la quantità di calorie raccomandate e la quantità di rapporto tra saturi ed insaturi ottimale. Ho personalmente condotto uno studio specifico sulla composizione del latte vaccino dopo queste modifiche e ne ho tratto delle tabelle che ho confrontato con quelle stilate dall'ESPGHAN per le raccomandazioni sulla composizione dei latti di tipo "2": il risultato è stato sorprendente, dato che tutti i valori sono rientrati perfettamente nei parametri (i dati sono pubblicati in "Allattamento, svezzamento e nutrizione del bambino")